Renaiolo – Suo padre lo chiamavano “l’Omaccio” per la gran barba che gli nascondeva il sorriso. Era uno degli ultimi Renaioli, uno di quelli veri, che passavano la giornata a setacciare la sabbia pesante dell’Arno per vendere pìllori e rena. Lo riconosci Fabrizio per la grazia disinvolta con cui ancora oggi fa scivolare i barchetti sull’acqua: sul fiume lui ci è nato.